Ha rischiato di chiudere la sua maratona in un dramma, invece potrà raccontare la sua avventura il podista che ieri mattina, al termine della gara, all’arrivo in Bra si è sentito male per un arresto cardiaco e si è accasciato al suolo. Il cinquantenne è stato subito soccorso dell’assistenza del 118 che era in servizio proprio per eventuali emergenze in Bra.
Inviata immediatamente l’automedica, il podista è stato ripreso dai sanitari e dal medico davanti a centinaia di testimoni e portato per il ricovero all’ospedale di Borgo Trento. È questo il fatto più grave avvenuto durante la maratona, anche se si sono registrate cadute e ruzzoloni tra gli atleti, ma tutto si è risolto con medicazioni sul posto.
Per partecipare alla «Gensan Giulietta e Romeo Half Marathon», come a tutte le competizioni sportive competitive, gli atleti devono presentare, per poter ricevere il pettorale con il microchip che indicherà il loro tempo e il posizionamento in classifica, un certificato medico per attività agonistica, nel caso delle gare podistiche con l’indicazione «atletica leggera». Significa che devono sottoporsi ad una visita medica di un medico dello sport, che deve non solo controllare il cuore, la pressione e le condizioni fisiche generali, ma anche effettuare loro elettrocardiogramma sotto sforzo per verificare con completezza l’idoneità alla prestazione sportiva.
Durante la manifestazione, ieri, il servizio di assistenza a chi ha subito un infortunio o si è sentito poco bene è stato svolto con grande tempismo e prontezza grazie alla presenza delle ambulanze sul tracciato della gara. Un servizio davvero fondamentale.
FONTE: www.larena.it