“L’Arresto Cardiaco Improvviso è una delle principali cause di morte in Europa, colpisce circa 700.000 individui all’anno indipendentemente dal luogo, dall’età, dal sesso o dalle condizioni cliniche.”
L’arresto cardiaco improvviso si manifesta con fasi successive: perdita del polso, stato di incoscienza e, infine, perdita della funzione respiratoria. Tutto questo avviene rapidamente, nel giro di pochi secondi.
Senza un intervento immediato il 90-95 per cento delle vittime colpite da arresto cardiaco improvviso muore.
Per ogni minuto che passa senza ricevere alcun intervento dopo la comparsa dell’arresto cardiaco improvviso, la percentuale di sopravvivenza si riduce del 10 per cento.
È, pertanto, indispensabile sottoporre rapidamente il paziente ad un trattamento tempestivo per prevenire il decesso.
Il trattamento tempestivo diviene fondamentale soprattutto quando un’emergenza si verifica al di fuori delle istituzioni mediche, dove è raro che le squadre di soccorso siano in grado di intervenire sul luogo in tempi così ristretti.
Per essere in grado di offrire una tempestiva azione di soccorso, oggi, molti luoghi pubblici sono provvisti di Apparecchiature DAE (Defibrillatori Automatici o Semiautomatici Esterni) ad accesso pubblico, utilizzabile da laici che abbiano conseguito con successo un corso di BLS-D, divenendo in questo modo capaci di soccorrere in maniera tempestiva le persone colpite da arresto cardiaco improvviso. Risulta, infatti, che quelle comunità che hanno già adottato l’effettuazione della RCP con l’utilizzo del DAE, hanno avuto un notevole incremento del tasso di sopravvivenza nel verificarsi di un arresto cardiaco improvviso. (fonte: www.amitaliasrl.it)